Protocollo misure di sicurezza

PROTOCOLLO delle MISURE di SICUREZZA

COVID-19 REGOLE di PREVENZIONE e COMPORTAMENTO per l’USO in CONDIZIONI di SICUREZZA 

a.s.d. CVN Casal Bernocchi

 Aggiornato al 03 luglio 2020

Obiettivi del documento.

Scopo di questo documento è definire le misure di prevenzione e le norme comportamentali per minimizzare il rischio di contagio da COVID-19 per le attività consentite, presso l’impianto sportivo comunale “sito in zona Acilia-Casal Bernocchi, via Scartazzini 19 – 00125 Roma” (di seguito “impianto Butteroni” o brevemente “Impianto”). 

Il corretto comportamento delle persone e il rigore nel rispettarlo sono alla base delle misure per il contenimento del virus in ogni situazione, sia essa privata che pubblica, come anche più volte sottolineato dalle norme di Legge in materia. 

Questo regolamento fornisce inoltre gli elementi comuni di informazione e prevenzione ed è stimolo per responsabilizzare tutti i lavoratori e gli utilizzatori, a qualsiasi livello, secondo il principio che:

“Ognuno Protegge Tutti”

1. Informazioni generali (Fonte Ministero della Salute): 

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus

Che cos’è un Coronavirus? 

II Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). 

Che cos’è un nuovo Coronavirus? 

Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. In particolare, quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019- nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019. 

Cosa è la COVID-19? 

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). 

Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19? 

I sintomi più comuni di COVID-19 sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. 

Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona? 

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite: 

∙  la saliva, tossendo e starnutendo; 

∙  contatti diretti personali; 

∙  le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. 

Quanto dura il periodo di incubazione? 

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni. 

2. Accesso all’Impianto.

Il presente Protocollo recepisce il:

PROTOCOLLO   delle   MISURE di SICUREZZA

COVID-19 REGOLE di PREVENZIONE e COMPORTAMENTO per l’USO in CONDIZIONI di SICUREZZA 

Impianto “Butteroni” Casal Bernocchi – Roma

Adottato dal gestore ONLUS, riepiloghiamo per comodità i punti salienti

È vietato accedere presso l’impianto a: 

  • chiunque abbia la febbre (oltre 37,5 °C) o altri sintomi influenzali (tosse, difficoltà respiratoria, ecc.) 
  • chiunque sia stato a contatto con soggetti risultati positivi al COVID-19 nei 14 giorni precedenti o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS 

Chiunque dovesse ricadere in una delle condizioni di cui sopra deve rimanere presso il proprio domicilio e chiamare il proprio Medico curante e/o l’Autorità sanitaria territoriale (ASL) per ricevere indicazioni su come comportarsi. Deve inoltre darne tempestiva informazione al Responsabile dell’impianto. 

I collaboratori e gli addetti alle attività sportive consentite, se già risultati positivi al COVID-19, devono esibire la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal Dipartimento di prevenzione territoriale di competenza. 

La ripresa dell’operatività e delle attività sportive consentite da parte degli addetti, deve inoltre essere preceduto dalla visita medica di verifica di idoneità alla mansione da parte del Medico Competente.

L’accesso di personale esterno all’impianto è limitato a coloro che risultano funzionali alle attività essenziali allo svolgimento in sicurezza delle stesse. Detto personale deve rispettare le norme comportamentali previste nel presente documento, per l’utilizzo dell’impianto dovranno essere rispettate le ulteriori normative comportamentali specifiche relative alle attività sportive svolte. 

L’accesso e l’uscita all’impianto avverrà attraverso i percorsi diversificati indicati in loco.

L’accesso verrà consentito negli orari comunicati al Gestore in osservanza del loro Protocollo di Sicurezza 

L’accesso all’impianto sarà possibile solo entro e non oltre 15 minuti antecedenti l’orario di inizio del turno di allenamento, questo per consentire le procedure di triage e di verifica del rispetto delle condizioni di salute.  Analogamente per l’uscita. Non saranno concesse deroghe.

Il personale addetto alla manutenzione e gestione dell’impianto non soggiace alle fasce orarie di accesso sopra citate. Il custode dell’impianto non è soggetto ad alcuna limitazione di orario o modalità di accesso.

I minori dovranno essere accompagnati da un solo adulto che nel rispetto degli allenamenti “a porte chiuse” dovrà essere presente per la sola fase di misurazione della temperatura del minore e la firma del modulo di “Triage rischio COVID-19” per poi allontanarsi nel minor tempo possibile.

3. Precauzioni igienico-sanitarie.

Quali misure generali di prevenzione igienico-sanitarie, chiunque risulti presente all’impianto deve, in ottemperanza alle indicazioni contenute nel DPCM 17/05/2020, in particolare all’Allegato 16, e nei precedenti DPCM emessi per il contenimento del contagio da Coronavirus, nonché nelle ordinanze del Presidente della Regione Lazio del 2 e 16 maggio 2020: 

  • lavarsi spesso e accuratamente le mani durante la giornata lavorativa (quando accede in azienda, ai servizi igienici, quando accede a spogliatoi, ecc.) 
  • evitare abbracci e strette di mano 
  • mantenere nei contatti sociali una distanza interpersonale di almeno un metro 
  • praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto, evitando il contatto delle 

mani con le secrezioni respiratorie; nel caso si sia impossibilitati, coprirsi bocca e naso con la 

piega del gomito avendo successivamente cura di lavarla accuratamente) 

  • evitare l’uso promiscuo di oggetti (telefonini, tastiere, bicchieri, ecc.) 
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani 
  • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal Medico curante 

4. Pulizia e sanificazione.

La ONLUS Casal Bernocchi, che gestisce l’impianto, in caso di svolgimento di attività garantisce la pulizia giornaliera e l’igienizzazione, con cadenza separata, degli ambienti utilizzati con prodotti efficaci ad eliminare virus e batteri, come indicati dal Ministero della Salute. Un esempio di tali disinfettanti sono i Presidi Medico-Chirurgici contenenti alcol (es. etanolo) o a base di cloro allo 0,1% (es. ipoclorito). 

Qualora venga verificato che un individuo sia affetto da COVID-19 ed abbia frequentato l’impianto, si deve procedere alla pulizia e sanificazione degli stessi secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.

I servizi igienici potranno essere utilizzati solo in caso di estrema necessità. Sarà garantita l’utilizzazione “sicura” dei servici igienici dotando gli stessi di carta igienica, salviette usa e getta e idonei prodotti igienizzanti da usarsi obbligatoriamente prima e dopo l’utilizzazione dei servizi stessi, anche per la apertura e chiusura della porta di accesso.  Tenendo conto che i servizi igienici si trovano anche all’interno degli spogliatoi, per essi verrà predisposta nastratura di interdizione agli spogliatoi stessi per permettere l’utilizzo esclusivo dei bagni.

5. Gestione spazi comuni (es. impianti, spogliatoi, sale riunioni).

Tutti i presenti negli spazi comuni all’aperto devono mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, in qualunque spazio da essi occupato, in caso contrario dovranno indossare la mascherina facciale almeno di tipo chirurgico o di protezione equivalente. 

Negli spazi comuni al chiuso anche qualora fosse possibile garantire la distanza interpersonale di un metro è fatto obbligo ai partecipanti l’utilizzo della mascherina facciale almeno del tipo chirurgico. 

L’accesso ai servizi igienici è consentito ad una persona per volta dopo aver igienizzato le mani utilizzando gel igienizzanti.

Regole di prevenzione e comportamento delle attività operative e sportive consentite 

Premessa.

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 maggio 2020, emesso in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n.6, nell’ambito iniziative di contrasto alla diffusione dell’infezione virale CoViD19, nella c.d. “Fase 2”; 

visto, in particolare, l’art. 1, comma 1, lettera d),  che prevede sia consentito svolgere attività sportiva o attività  motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della   distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività’ sportiva e di almeno un metro per ogni  altra  attività,  salvo  che  non  sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti; 

vista, inoltre, la lettera e), dell’articolo e comma citati, in base alla quale, allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti degli sport individuali e di squadra sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse; 

visto, in aggiunta, l’articolo 3 del citato DPCM che, al comma 1, lett. g), prevede che sull’intero territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria di cui all’Allegato 16 al medesimo DPCM;

vista l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio Z00038 del 2 maggio 2020, contenente ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e, in particolare, il punto 4 che, con riferimento alle attività sportive, già consentiva dal 6 maggio 2020 l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti di interesse nazionale, mantenendo il  distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali, anche con spostamento individuale in ambito provinciale;

tenuto conto, altresì, che detta Ordinanza presidenziale prevedeva che, entro il 5 maggio 2020, gli enti gestori delle strutture sportive, ove sia consentita la riprese delle citate attività di allenamento, predisponessero il protocollo delle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento delle attività e che le attività all’interno di strutture sportive possono svolgersi solo previa predisposizione di detto protocollo di sicurezza;

vista l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio Z00041 del 16 maggio 2020, in base alla quale, a decorrere da 18 maggio 2020 sono stati consentiti, inoltre, lo svolgimento di attività sportive individuali, anche presso strutture e centri sportivi, nel rispetto delle misure di sanificazione e distanziamento fisico tra gli atleti, nonché tra atleti, addetti e istruttori, con esclusione di utilizzo degli spogliatoi, piscine, palestre, luoghi di socializzazione; 

vista l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio Z00050 del 02 luglio 2020, in base alla quale, a decorrere dalla data di sua pubblicazione, sono consentiti gli sport di contatto e di squadra, nel rispetto, tra l’altro, delle Linee guida regionali, riportate in fondo alla predetta ordinanza, e le ulteriori prescrizioni in esse richiamate;

viste  le Linee guida nazionali, emesse il 3 maggio 2020 dall’Ufficio sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 1, comma 1,  lettere f) e g) del DPCM 26 aprile 2020, ed oggi previste all’articolo 1,  comma 1, lett. e), del DPCM 17 maggio 2020, che rappresentano il primo riferimento per la ripresa in sicurezza delle sessioni di allenamento, e che  rimanda alle Federazioni il compito di integrare con protocolli specifici per ogni disciplina sportiva le indicazioni di sicurezza a contrasto della diffusione del CoVid19; 

vista l’Ordinanza Regionale 10224 della Regione Lazio del 2-luglio-2020, che autorizza gli sport di contatto e squadra nel rispetto delle Linee guida allegate alla suddetta ordinanza;

sì emana il seguente protocollo delle misure di sicurezza per lo svolgimento le attività consentite nell’impianto “Butteroni” di via Scartazzini, Roma.

Informativa.

Prima di riprendere gli allenamenti ogni tesserato che vuole svolgere l’attività all’interno dell’impianto dovrà sottoscrivere il protocollo di sicurezza.

L’informativa riguarderà: 

a) l’obbligo di non presentarsi agli allenamenti in caso di positività̀ al virus o se sottoposti alle misure della quarantena o dell’isolamento fiduciario (ad esempio, per contatto stretto con persone positive o nell’ipotesi di ingresso in Italia da Paese estero) nonché́ in presenza di febbre oltre 37.5° 

b) l’obbligo di informare tempestivamente il tecnico o altro operatore sportivo presente nello spazio di allenamento al manifestarsi dei sintomi febbrili/influenzali e parainfluenzali tipici del Covid19;

c) l’adozione delle indicazioni basilari di igiene personale e la loro corretta esecuzione, in particolare per le mani, fondamentali per la riduzione della diffusione del virus. 

Ingresso all’impianto.

Per accedere all’impianto:

1. Al momento dell’accesso all’impianto si sarà sottoposti al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°C non sarà consentito l’accesso. 

2. Ad ogni accesso del sito sportivo, gli atleti o i tecnici dovranno compilare, sottoscrivere e consegnare il modulo “Triage rischio COVID-19 Scheda di valutazione all’ingresso del sito di allenamento”. Per gli atleti minorenni verrà compilato dal tutore legale. La scheda di autovalutazione della seduta di allenamento precedente potrà essere validata per il nuovo allenamento apponendo, sotto i dati del precedente accesso, la data, orario e firma, la nuova data di accesso con accanto la nuova firma.

3. L’ingresso al sito di allenamento di tesserati già risultati positivi all’infezione e che hanno concluso il periodo di quarantena, dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità̀ previste e rilasciata da dipartimento di prevenzione territoriale di competenza. 

L’accesso all’impianto sarà possibile solo entro e non oltre 15 minuti antecedenti l’orario di inizio del turno di allenamento, questo per consentire le procedure di verifica. Analogamente per l’uscita. Non saranno concesse deroghe.

Accesso e modalità̀ di utilizzo del campo di Calcio. 

L’allenamento si svolgerà “a porte chiuse”. Solo gli atleti, gli allenatori e il personale dell’impianto potranno accedere.

L’atleta e il tecnico devono arrivare in pista provvisti di mascherina chirurgica, qualsiasi altro tipo di mascherina non è consentito. 

Le mascherine vanno utilizzate e correttamente indossate durante tutto l’orario dell’allenamento, se non diversamente previsto nelle successive linee guida.  Difatti, le mascherine presentano un limite dato dalla loro “respirabilità” in quanto provocano una caduta di pressione del flusso d’aria attraverso il materiale. Tale caduta di pressione, tollerabile da persone a consumo metabolico “di riposo” o di blanda attività fisica, 

può dimostrarsi troppo alta per persone in una fase di alto consumo metabolico, con rischio di affaticamento respiratorio. Pertanto, il dispositivo deve essere rimosso e/o abbassato quando si preveda sforzo fisico, garantendo comunque la distanza di sicurezza interpersonale. 

Tutto l’eventuale materiale tecnico utilizzato deve essere strettamente personale e non può essere scambiato. Tutto il materiale deve essere igienizzato a cura dell’atleta e dello Staff dopo l’allenamento. 

Ogni atleta deve essere dotato della propria borraccia e dei propri snack se necessari. Evitare l’uso promiscuo di indumenti e oggetti personali (asciugamani, accappatoi, bottiglie, bicchieri). 

Munirsi di un telo/asciugamano da mettere sul punto dove ci si siede.

Le regole di distanziamento sociale sono da rispettare anche nei momenti di pausa. 

I servizi igienici, questi potranno essere utilizzati solo in caso di estrema necessità; si raccomanda l’utilizzo secondo le modalità indicate nel protocollo di sicurezza generale dell’impianto al quale questo documento è annesso così come le indicazioni relative alla raccolta delle mascherine, fazzoletti e guanti dei quali l’atleta voglia disfarsi. 

Gli atleti devono arrivare all’allenamento già con indosso l’abbigliamento per l’allenamento stesso (non è consentito l’uso degli spogliatoi).  Gli atleti, una volta pronti per entrare nello spazio di allenamento debbono avere cura di riporre eventuali componenti dell’abbigliamento ed eventuali effetti personali nella propria borsa. 

È bene che ogni atleta sia dotato di un proprio disinfettante, personale.  

Utilizzare esclusivamente il proprio asciugamano da conservare nella borsa. 

Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani che, potendo venire a contatto con superfici contaminate dal virus, sono in grado di trasmetterlo all’organismo. 

Starnutire e tossire in un fazzoletto, evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito. Il fazzoletto andrà gettato in apposito e predisposto contenitore per la raccolta dei rifiuti speciali. 

È vietato sputare.

Si raccomanda, naturalmente, la corretta igiene comportamentale personale durante tutta la seduta/permanenza nell’impianto. In linea generale si richiama il documento Suggerimenti della Federazione Medica Sportiva Italiana per evitare la diffusione del coronavirus nel mondo dello sport del 5 marzo 2020 disponibile anche sul sito federale www.fisr.it nella pagina dedicata al Covid19. 

Indicazioni per lo STAFF Asd CVN Casal Bernocchi.

I tecnici devono presenziare agli allenamenti degli atleti e verificare che vengano rispettate le norme contenute nel presente documento. Il tecnico dovrà far rispettare le attività programmate dalla società sportiva; nel caso si presentino persone che non sono previste per quella fascia oraria, deve dargli indicazione di uscire dall’impianto.

Durante l’allenamento il tecnico deve indossare obbligatoriamente la mascherina chirurgica.

Il tecnico non può avere contatto fisico con gli atleti, eventuali indicazioni tecniche devono essere fornite a distanza, rimanendo sempre al di fuori dallo spazio di allenamento. 

Nel caso di sospetto infortunio solo una persona dotata di mascherina chirurgica e guanti si dovrà̀ recare dall’atleta per valutare la necessità di un intervento avanzato. Possibilmente prima di toccare l’atleta infortunato bisogna gestire la situazione verbalmente e solo successivamente, se necessario, prestare aiuto fisico. Nel caso di contatto con l’atleta sarà cura della persona di sanificarsi, ed informare il Medico di riferimento.              

Dott.____________________________